Stato (14.604 kmq; 955.000 ab.) dell'Asia sud-orientale. Occupa la parte
orientale dell'Isola di Timor (V. TIMOR), nell'arcipelago della Sonda, e
comprende anche l'enclave di Ocusse Ambeno, l'Isola di Atauro e l'isolotto
di Jako. Capitale: Dili. Ordinamento: Repubblica. Moneta: dollaro statunitense,
dollaro australiano. Lingue ufficiali: portoghese e tetum; si parlano anche il
bahasa Indonesia e l'inglese. Religione: in prevalenza cattolica; vi sono poi
minoranze di musulmani, protestanti, buddhisti, induisti e animisti. Popolazione:
Papua. Per la geografia e l'economia: V. TIMOR.
STORIA
Per la storia fino al 2000: V. TIMOR. Gli abitanti di
T.E. furono per
la prima volta chiamati alle urne nell'agosto 2001, per eleggere 88 membri che
avrebbero fatto parte dell'Assemblea costituente; le consultazioni terminarono
con la vittoria del FRETILIN. Nell'aprile 2002 si tennero le elezioni presidenziali
in cui si impose Xanana Gusmao; capo del Governo fu nominato Mari Alkatiri, leader del
FRETILIN. Nel mese successivo il Consiglio di sicurezza dell'ONU decise di inviare una
speciale missione di supporto (UNMISET) con il compito di aiutare le autorità nella
gestione del nuovo Stato. In settembre
T.E. divenne membro dell'ONU. Nei mesi
seguenti vennero processati sia membri della guerriglia, sia esponenti del passato
regime militare per crimini contro l'umanità. Nel maggio 2006 truppe straniere vennero
chiamate dal primo ministro Alkatiri per porre fine ai disordini scoppiati a Dili a
causa della sua decisione di licenziare centinaia di soldati e sfociati nella morte
di 25 persone. L'opinione pubblica contestò apertamente la gestione della crisi politica
e istituzionale da parte del premier che a giugno rassegnò le dimissioni, sostituito
da José Ramos-Horta, già Premio Nobel per la pace nel 1996. Per favorire la stabilizzazione
del Paese dopo le recenti violenze, il neopresidente chiese e ottenne l'invio di una missione
ONU di peacekeeping denominata UNMIT.